L’importanza dell’intermediazione rifiuti per le aziende

La gestione dei rifiuti è uno degli aspetti più complessi, ma necessari per la corretta amministrazione del ciclo produttivo e quindi di tutta la filiera che parte dalla produzione di articoli, all’esportazione dei rifiuti prodotti, al loro corretto smaltimento.

Ogni azienda dovrebbe avere ben presente tutto ciò che riguarda la gestione dei rifiuti, ma questo non è sempre possibile a causa della difficoltà di interpretare norme e regolamenti da parte di aziende ed enti che producono rifiuti.

In questo caso, la cosa migliore da fare è affidarsi ad un’agenzia o uno studio di intermediazione rifiuti, in grado di fornire consulenze ambientali in materia di esportazione e notifica dei rifiuti.

Le normative vigenti in materia di gestione e intermediazione rifiuti sono sempre più complesse e specializzate, pensate per garantire la tracciabilità dei rifiuti, sia che siano pericolosi, sia non pericolosi.

Tutte queste regolamentazioni sono state progettate per evitare quindi i dannosi effetti dei rifiuti smaltiti nel modo sbagliato sull’ambiente e sulla salute umana.

L’impatto ambientale che alcuni rifiuti producono è infatti davvero preoccupante, perciò l’Unione Europea ha indicato nei regolamenti, i principi per la corretta gestione dei rifiuti pericolosi e non pericolosi. Potremmo pensare che i rifiuti nocivi provengono solo dalle industrie e dalle fabbriche, ma non è sempre così: a volte i rifiuti più inquinanti si trovano anche nelle nostre case come i toner per le stampanti o le banalissime bottiglie di plastica.

Al giorno d’oggi le aziende necessitano un supporto più specifico in merito al trattamento, all’esportazione e all’intermediazione dei rifiuti di ogni tipo per garantire la massima correttezza nel trattamento degli stessi.

Essendo l’intermediario una figura specializzata proprio nella gestione dei rifiuti, sarà lui ad occuparsi di tutto ciò che riguarda la normativa e il rispetto delle leggi, sollevando l’azienda o l’ente da questo compito complesso, evitando anche danni in termini ambientali e giuridici.

 

 

Di cosa si occupa una società di intermediazione rifiuti?

È una struttura che si occupa di interagire tra l’azienda che produce i rifiuti e le imprese italiane ed estere che possano occuparsi dello smaltimento o del riciclo. Si occupa di tutta la parte organizzativa e legislativa del processo.

L’ente o l’azienda che si avvale dell’intermediazione rifiuti, affida la gestione della filiera che parte dalla produzione dei rifiuti e arriva all’impianto di smaltimento, ad una società come Eco Valsabbia che si pone come intermediario. Questa società si occuperà di tutte le pratiche e procedure legislative di smaltimento e recupero previste dalla normativa vigente.

La struttura che si pone come intermediario rifiuti identifica le strutture e gli impianti adeguati e adibiti allo smaltimento e recupero o alla detenzione fisica del rifiuto.

 

L’Albo Nazionale dei Gestori Ambientali: di cosa si tratta

L’articolo 212 del Testo Unico Ambientale ha istituito l’Albo Nazionale Gestori Ambientali, un ente che svolge la funzione importante di selezione e qualificazione delle imprese obbligate all’iscrizione. Esistono 10 diverse categorie che racchiudono tutte le imprese obbligate che intendono esercitare un’attività di trasporto, esportazione ed intermediazione dei rifiuti.

L’iscrizione ha una validità di 5 anni ed è fondamentale per poter svolgere questo tipo di lavoro e per salvaguardare l’ambiente.

Per ottenere l’iscrizione infatti, queste imprese, devono possedere determinati requisiti soggettivi in termini di idoneità tecnica e capacità finanziaria.

I soggetti obbligati sono tutte quelle imprese che, in base all’attività e alle tipologie di rifiuti, devono essere iscritte all’Albo. Queste strutture vengono individuate dall’articolo 212 comma 5 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (e s.m.i.) e sono tutte le imprese che svolgono attività di raccolta e trasporto di rifiuti, quelle che compiono bonifiche dei siti, quelle che svolgono bonifiche dei beni contenenti amianto e tutte quelle imprese che realizzano attività di commercio e intermediazione dei rifiuti senza la detenzione degli stessi.

Nell’ultimo caso, quello relativo al commercio dei rifiuti senza detenzione, si fa riferimento alla categoria 8 dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

Il Testo Unico Ambientale (art. 183, comma 1, lett. l) definisce il commerciante come: “qualsiasi impresa che agisce in qualità di committente, al fine di acquistare e successivamente vendere rifiuti, compresi i commercianti che non prendono materialmente possesso dei rifiuti.”

Mentre l’intermediario, che può essere o non essere in possesso dei rifiuti è: “qualsiasi impresa che dispone il recupero o lo smaltimento dei rifiuti per conto di terzi, compresi gli intermediari che non acquisiscono la materiale disponibilità dei rifiuti.”

 

L’anello che collega aziende e destinatari dei rifiuti

Il ruolo principale di un intermediario, quindi, è proprio quello di congiunzione tra le aziende che producono i rifiuti e che iniziano la filiera della gestione degli scarti e il destinatario finale, ovvero l’impresa o l’impianto che si occuperà dello smaltimento e del recupero.

L’intermediario è quella figura che si pone l’obiettivo principale di assicurare al produttore la collocazione migliore, in termini economici, ambientali e legislativi, dei rifiuti.

Gli impianti sono selezionati in base alla loro affidabilità e adeguatezza a svolgere il lavoro di smaltimento o recupero dei rifiuti.

L’intermediario solitamente non è una figura che lavora all’interno di un’azienda produttiva, ma fa parte di una società specializzata nei temi che riguardano la gestione ambientale e dell’ecosistema, come l’esportazione, il processo di notifica e appunto, l’intermediazione.

La gestione dei rifiuti è uno degli aspetti più complessi da organizzare per un’azienda: la corretta amministrazione della filiera produttiva è fondamentale per la buona gestione di qualsiasi attività e per questo è necessario affidarsi ad uno studio specializzato nella gestione, esportazione e intermediazione di rifiuti.

 

Riassumendo i compiti dell’intermediazione rifiuti:

1. il servizio di intermediazione dei rifiuti nasce quindi per consentire alle aziende che producono scarti di trovare una corretta collocazione per lo smaltimento finale secondo la strategia migliore, rispettando la normativa vigente;

2. l’azienda produttrice del rifiuto si affida alla figura dell’intermediario che si occuperà di tutto l’iter amministrativo. Deve verificare la natura del rifiuto, attribuirlo alla corretta categoria, indirizzandolo agli impianti dedicati allo smaltimento o recupero;

3. a questo punto l’intermediario si occupa di tutte le autorizzazioni necessarie e della corretta procedura di smaltimento o recupero.