Contratto smaltimento rifiuti: è necessario per la notifica?

Prima di parlare di contratto smaltimento rifiuti, è necessario capire cos’è una notifica: questa pratica si applica alla spedizione di tutti i tipi di rifiuti destinati allo smaltimento e al recupero. 

 

Il notificatore invece è la persona fisica o giuridica che si prende in carico la spedizione e le responsabilità ambientali ad essa legate. Esistono anche altri due soggetti che hanno un ruolo fondamentale in questo processo: il destinatario, cioè l’impresa sottoposta alla giurisdizione del paese di destinazione alla quale verranno spediti i rifiuti e il trasportatore, ovvero il soggetto che trasporta i rifiuti, munito della documentazione necessaria.

 

La gestione dei rifiuti è un argomento davvero molto complesso e composto da fattori differenti.

Dal punto di vista europeo, il trasporto transfrontaliero dei rifiuti è regolato dal Regolamento CE n. 1013/2006 che pone degli obiettivi precisi come la protezione dell’ambiente mediante maggiori controlli e la semplificazione delle procedure.

 

Esistono quindi dei principi molto precisi che gettano le basi per le normative nazionali all’interno dell’Unione Europea:

  • il principio di prevenzione si basa sul fatto di ridurre al minimo o evitare il più quanto possibile la produzione di rifiuti;
  • la responsabilità del produttore o del soggetto notificatore, secondo il  principio che chi produce i rifiuti o contamina l’ambiente deve pagare interamente il costo di queste azioni;
  • il principio di precauzione per prevedere i potenziali problemi prima che questi si sviluppino in modo irreversibile;
  • il principio di prossimità per smaltire i rifiuti il più vicino possibile al punto di produzione.

 

Il notificatore deve compiere alcune azioni previste dal Regolamento CE n. 1013/2006 prima di avviare effettivamente la procedura di notifica:

  • questo deve stipulare un contratto con il destinatario per il recupero o smaltimento dei rifiuti (art. 5, c. 1);
  • deve costituire una garanzia finanziaria o un’assicurazione equivalente che copre le spese (art. 6);
  • deve mettere a disposizione tutte le informazioni e i documenti di cui agli allegati I A e I B;
  • deve procurare tutti gli ulteriori documenti e informazioni richiesti ai fini della notifica.

Il contratto smaltimento rifiuti (art. 5)

Il contratto smaltimento rifiuti è un contratto privato che viene stipulato tra il notificatore e il destinatario per il recupero o lo smaltimento dei rifiuti notificati, ma viene comunque basato sui principi fondamentali posti dal Regolamento CE n. 1013/2006.

Il contratto smaltimento rifiuti deve contenere determinati obblighi:

  • la ripresa dei rifiuti da parte del notificatore nel caso di spedizione illegale o con modalità diverse da quelle stabilite nella notifica a norma dell’articolo 22 e dell’articolo 24;
  • l’obbligo per il destinatario di provvedere al recupero o smaltimento dei rifiuti in caso di spedizione illegale di cui sia responsabile;
  • l’obbligo per il titolare dell’impianto di destinazione di fornire la certificazione di avvenuto smaltimento alle condizioni stabilite nella notifica;
  • qualora la spedizione si effettui tra due impianti che dipendono dallo stesso soggetto giuridico, il contratto può essere sostituito da una dichiarazione rilasciata da tale soggetto che si prende l’impegno di recuperare o smaltire i rifiuti notificati.

 

Inoltre, questo contratto deve essere attivo dal momento in cui viene attivata la notifica, per tutta la durata della spedizione e fino al rilascio del certificato di avvenuto recupero o smaltimento.

Contratto smaltimento rifiuti è necessario per la notifica

La garanzia finanziaria (art. 6)

La garanzia finanziaria è prevista per tutte le spedizioni di rifiuti soggette all’obbligo di notifica e può essere sostituita solo da un’assicurazione equivalente copra:

  • le spese di trasporto;
  • le spese di recupero o smaltimento, comprese le eventuali operazioni intermedie necessarie;
  • le spese di deposito per 90 giorni.

 

In generale quindi, la garanzia finanziaria o l’assicurazione deve coprire tutte le spese derivanti dai casi in cui la spedizione non può essere portata a termine alle condizioni previste nella notifica e nei casi di spedizione, recupero o smaltimento illegali.

 

Come nel caso del contratto smaltimento rifiuti, deve essere valida ed efficace al momento dell’attivazione della notifica poiché è parte del documento stesso di notifica. In seguito, può essere svincolata quando l’autorità competente interessata ha ricevuto il certificato di avvenuto recupero o smaltimento.

La notifica vera e propria (art. 4)

Il contenuto di questo documento deve includere il documento di notifica (Allegato IA) e il documento di movimento (Allegato IB) nei quali si specifica la natura, la quantità, l’origine e il luogo in cui si trovano i rifiuti. Deve inoltre includere il contratto, la garanzia finanziaria e tutti i documenti aggiuntivi eventualmente richiesti. 

Ovviamente questo documento deve essere sottoscritto dal notificatore che si fa carico delle responsabilità di spedizione.

 

Nel caso in cui venissero effettuate più spedizioni, è prevista una notifica generale, regolata dall’articolo 13 del Regolamento CE n. 1013/2006.

L’esportazione di rifiuti 

Tutte queste procedure e documenti servono ad effettuare una esportazione di rifiuti, pratica utile quando non è possibile smaltire o recuperare i rifiuti e i materiali all’interno del proprio paese, a causa di problemi logistici come impianti oberati di lavoro che non riuscirebbero a smaltire correttamente i materiali.

Il Regolamento CE n.1013/2006 è quello che regola le interazioni e i rapporti di gestione dei rifiuti all’interno della Comunità Europea e si applica alle spedizioni di rifiuti:

  • tra Stati membri, con o senza transito attraverso Paesi terzi • dalla Comunità verso Paesi terzi (esportazione);
  • da Paesi terzi verso la Comunità (importazione);
  • da e verso Paesi terzi, ma con transito nella Comunità. 

Per un’azienda o un’impresa produttrice di rifiuti potrebbe essere una soluzione fondamentale e per metterla in pratica è necessario appoggiarsi ad uno studio di consulenza ambientale, che possa agire in qualità di notificatore. Quando un’azienda si accosta ad una società di consulenza ambientale, avente tutte le autorizzazioni necessarie per poter agire nel campo delle spedizioni transfrontaliere di rifiuti, nascono molti benefici, tra cui il fatto di poter collaborare con un partner competente e un risparmio economico notevole.